Nel cuore di ogni bambino esiste un mondo di meraviglie e di sfide, ma talvolta ci sono piccoli che sembrano affrontare un percorso decisamente più irrequieto. In queste situazioni, l’applicazione della logica dei bisogni può fare la differenza, trasformando il modo in cui affrontiamo il loro sviluppo, la loro autostima ed il loro apprendimento.
E. è una bambina di 4 anni, fa fatica a controllare i suoi comportamenti, a volte per eccesso di entusiasmo, altre, per eccesso di frustrazione.
“E. cosa ne dici di provare a dipingere con le mani oggi?” chiesi con un sorriso, notando il suo continuo bisbigliare e il suo tipico movimento incontenibile. In queste situazione la domanda da farsi mentre stiamo con questi bambini è: “come mi sento mentre sto con lei? mentre mi sintonizzo sulla sua agitazione?”. Allenare il sentire è il primo obiettivo delle Accademy B.E.M., ed io mi sentivo impacciato, sentivo che avrei voluto controllare meglio il mio corpo, le mie mani e che accidenti è tutto così difficile… mi segno tra i miei appunti che avverto un bisogno di contenimento che incide sulla mia insicurezza (se fossi lei).
Lei: “Ehhh… ma potrò sporcare tutto?” rispose Emma, gli occhi brillanti di curiosità.
Dissi: “Assolutamente sì! Qui possiamo fare un vero e proprio dipinto, insieme se ti va e non c’è bisogno di preoccuparsi per i pasticci. Tutti i dipinti sono pasticci prima di diventare famosi”. E. ripete la mia frase a bassa voce.
“Ti piace l’idea?” offrii materiali e colori, cercando di trasmettere entusiasmo.
Abbiamo iniziato con una tela bianca e una tavolozza di colori sgargianti. E. si è immersa nell’attività con una vivace energia, spargendo colori e creando un’opera d’arte unica.
Nel frattempo, ho notato come la sua irrequietezza si stesse trasformando in creatività. “Guarda, E. Che fantastico risultato hai ottenuto! Hai usato il tuo spirito energico per creare qualcosa di magnifico!” esclamai, mostrando apprezzamento per il suo lavoro. Volevo che sperimentasse sicurezza e creatività, insieme!
Questa esperienza ha segnato l’inizio di un cambiamento. Il nostro approccio educativo si è adattato per permettere a E. di esprimere la sua vitalità in modi costruttivi. Ci siamo concentrati su attività interattive e stimolanti che rispecchiavano i suoi interessi e la sua natura curiosa. Ogni tanto qualche agitazione motoria prendeva il sopravvento ma queste attività le facevano un gran bene. Il passaggio dal parlare anche solo fra di noi della sua irrequietezza al parlare della sua ricerca di sicurezza ci aveva spostato letteralmente lo sguardo. Continuammo…
“E., cosa ne dici di provare a giocare con questi materiali da costruzione oggi? Possiamo creare un mondo tutto nostro!” proposi, notando la sua costante voglia di muoversi.
Lei: “Wow! Posso creare un castello gigante?” chiese E. con entusiasmo.
“Assolutamente! E puoi scegliere colori e tipi di materiali. Che ne dici?” suggerii, incoraggiandola a collaborare.
E così, abbiamo passato il tempo a costruire un regno immaginario, dove E. si è immersa completamente, esplorando il mondo delle forme e delle strutture.
L’applicazione della logica dei bisogni ha trasformato il nostro modo di vedere E. Non più etichettata come “irrequieta”, ma come una bambina desiderosa di riuscire a controllare il suo stesso corpo, di imparare ad utilizzare le sue mani per esplorare e sentirsi di nuovo sicura. Questo cambiamento di prospettiva ha guidato un intervento educativo che ha abbracciato la sua individualità e ha nutrito le sue capacità.
Suggerimenti basati sulla logica dei bisogni per affrontare casi simili:
- I bambini difficilmente ci parlano del loro mondo interiore ma sempre ce lo manifestano
- Osservazione Empatica: Comprendere i segnali dietro il comportamento “irrequieto” per identificare i veri bisogni dei bambini.
- Adattamento delle Attività: Personalizzare le attività educative per coinvolgere il bambino in modo costruttivo. Quale setting propongo per ridare armonia al suo bisogno? (in questo caso contenimento associato alla sicurezza)
- Valorizzazione delle Capacità Uniche: Identificare e incoraggiare le capacità individuali del bambino, canalizzandole in attività significative.
L’esperienza con E. ha dimostrato che l’applicazione della logica dei bisogni può portare a cambiamenti sostanziali nel modo in cui affrontiamo le sfide educative dei bambini irrequieti. Quando vediamo oltre il comportamento apparente, possiamo costruire interventi educativi più sensibili e personalizzati.
Se vuoi approfondire la conoscenza dei Bisogni Universali (B.E.M.), ti suggerisco questi 3 step:
- Candidati per entrare a far parte della prossima Accademy sui bisogni: https://forms.gle/NnUGUN4VmJ37bW7J6
- Iscriviti a una delle Accademy B.E.M., dei percorsi formativi online, dedicati a diversi profili professionali (potrai apprendere il B.E.M. in modo esperienziale, interattivo, personalizzato, e ottenere una certificazione internazionale IPHM).
- Puoi richiedere un colloquio con me attraverso questo link: https://bit.ly/3YY1DRP
Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile. Se hai domande, commenti o feedback, non esitare a scrivermi. Ti auguro una buona crescita ed evoluzione! Cerca di stare connesso ai tuoi bisogni e alla tua anima, sempre!
Per ulteriori approfondimenti, scopri le Academy sui Bisogni universali sul sito: